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congedo

Dunque, a rischio di diventare clamorosamente impopolare, mi congedo da questo blog ovvero…torno su quello vecchio, e più precisamente qui http://montelli.splinder.com/

Probabilmente il buon wordpress non ha mai catturato la mia rosea essenza anzi, diciamo che mi ha sempre lasciato piuttosto indifferente nei suoi confronti e poi, diciamoci la verità, è proprio vero che chi lascia la strada vecchia per quella nuova…

quindi, caro Cirello, puoi aggiornare nuovamente, se vorrai, il link sulla festicciola, che montelli torna all’antico.

Prima però vorrei salutare questo spezzone di vita lasciandovi in dote la sintesi blauaranca della raccolta fondi per il terremoto in Abruzzo. Saremo pure “calciatori per diletto e Lasagnari per vocazione” ma quando ci mettiamo d’impegno non ci sono cribbi che tengono!

Vi rimando dunque al passato per commentare “il clasico” natalizio

finalmente!!!

Rafa Benitez, dopo la sfuriata in conferenza stampa, spiega ancora il suo punto di vista: “Io sono un professionista da 25 anni e ho fatto il mio lavoro con rispetto. Ho parlato con Moratti prima della partita con il Werder Brema e dopo la partita con il Werder. Lui mi ha detto che si ricordava del discorso che abbiamo fatto quest’estate, quando mi erano stati promessi 3 giocatori. In estate non è arrivato nessuno e io non ho detto nulla. Poi ci sono stati gli infortuni e si è trovato un solo colpevole, si è cominciato a parlare di altri allenatori e allora l’allenatore pensa che qualcosa deve cambiare qua. Ora io mi aspetto una reazione della società. Ho bisogno di 4 giocatori: i 3 di cui abbiamo parlato quest’estate più il sostituto di Walter Samuel. Questi giocatori servono subito, non a fine gennaio. Io voglio vincere e credo che questi innesti siano importanti per puntare a grandi traguardi con la squadra. Perché non sono stato ascoltato in estate? Bilancio finanziario forse, non lo so. Ma io sono un professionista, ho parlato con la società prima di Brema e dopo Brema e ora mi aspetto una reazione. Se torno a casa contento? Al 100%”.

Era ora che anche il pacioso, tracotante, bonario, l’hanno definito in tutti i modi possibili, alzasse la cresta.
Sempre con te Rafa…e per inciso, io agli ottavi avrei preferito incontrare il Real, così avremmo sfatato anche il mito portoghese.

Questa la breve sintesi della prima vittoria ottenuta dalla compagnine Blau-aranca che tra le mura amiche si sbarazza del Petroniano con un perentorio 3 a 1 in rimonta

Agli ordini di un sempre più magro mister The Chellis, lo squadrone che tremare i ristoranti fà, decide di chiudere il 2010 con una brillante vittoria, ottenuta sciorinando un calcio degno del miglior Mazembe.

Nuovo schema, l’ennesimo, quello definitivo speriamo, per i campioni di tutto: un funambolico 4-2-3-1 di mourinhiana memoria, con il puntero Baldo unico terminale offensivo. I fasti del compleanno del roseo bloggaro sortiscono gli effetti desiderati: senza allenamento, con un venerdi da leoni alle spalle, le Lasagne danno il meglio. Sotto di una rete, arrivata su azione-tre-passaggi-cross-testa-gol, l’allegra reagisce immediatamente con il Giovane che pareggia il conto nei minuti successi.
Intervallo, thè caldo e cioccolatini, danno il là alla rinascita.
Cambriani, l’unto dal signore, si invola sulla fascia imbeccato da Lionetti, stop a seguire, protezione magistrale della sfera, incursione in area dal vertice sinistro e sciabolata che tramortisce i petroniani.
Squadrone che dilaga nei minuti finali con il ritrovato Pinuzzo, l’uomo che picchiava i difensori, che dopo aver saltato l’estremo difensore come il miglior Tiribocchi, deposita nel sacco.
Spazio nei minuti finali anche per il vostro Roseo che a momenti realizza la rete del 4 a 1 dopo una sublime triangolazione con piedi di piombo Marra.

Moratti: “Evitiamo di fare figure del cavolo”

Benitez: “Mai fatte”

Montelli: “Ecco, l’abbiamo fatta”

Certo, se vogliamo evitare figuracce, possiamo dire che la partita non conta nulla, che eravamo qualificati, che alla fine stavamo pensando alla coppa del nonno di Abu Dhabi, che avevamo le seconde linee in campo, che in porta giocava Orlandoni (migliore in campo), che abbiamo fatto segnare Arnautovic perchè nel contratto abbiamo inserito questa clausola, che all’andata era finita 4 a 0 con Biabiany che faceva il diavolo a quattro sulla destra, che faceva freddo, che non abbiamo voluto rischiare ulteriori infortuni, che menomale che è finita sta storia e dopo il mondiale tutto sarà diverso, però:

Se il Massimo Benefattore qualche settimana fa dichiara: “Gli infortuni ci sono sempre stati con ogni cambio di tecnico, è una costante” mi domando io “Allora lo sapevi che ci sarebbe stata la mattanza, vogliamo comprare qualcuno per ottemperare a tutto questo? magari per evitare di vedere in campo Biraghi? va bene lanciare i giovani, mi sembra che di giovani lanciati ce ne siano stati fin troppi! Obi, Nwanko, Natalino, Alibec, Biraghi, Coutinho, Biabiany, Obiora. Diamo pure la maggior parte delle colpe a Ciccio di Nonna Papera, ma qualcuno si poteva pure comprare in estate? tutte le squadre si rinforzano, tutte tranne noi! il Barcellona dopo la tripletta ha preso Ibrahomovic e Alves, noi Coutinho e Biabiny, ma allora!”

Nonostante tutto continuo a notare con piacere come, dopo anni passati a coltivare la passione per altre discipline sportive, siano riemersi tanti tifosi di altre squadre, era un pezzo che non vi si vedeva, vi avevo dato per dispersi.

Scrive Stefano benzi direttore della piattaforma italiana di Eurosport, lancia un appello: “l’11 e il 12 scioperano loro? Il 18 e il 19, scioperiamo noi! Niente Serie A su giornali e telegiornali, siti e radio, niente approfondimenti, niente tifosi allo stadio, tv spente o accese per vedere un bel film in dvd. In compenso cinema e parchi pieni, palloni ovunque, in tutte le piazze: andiamo a giocare con figli e nipoti.” Una proposta pazzesca, forse, per un mondo calciocentrico come il nostro, ma che potrebbe portare a riflettere un po’ tutti, a partire dai giocatori fino ad arrivare alle squadre di club e alla Lega Calcio. Il calcio è lo sport che tutti amano, uno spettacolo che coinvogle e tiene incollati agli schermi o ai seggiolini milioni di spettatori; bisogna avere senso di responsabilità quando si prendono certe decisioni, rendersi conto che i veri datori di lavoro di tutti questi signori siamo Noi che paghiamo per guardarli e, in quanto reali datori di lavoro, pretendiamo un po’ di rispetto in più da parte di tutti loro.

Che facciamo quindi? il 12 dicembre ci andiamo a sparare una sequenza di football in the park?
attendo indicazioni

Vederlo sgattaiolare alle spalle di un disastroso Materazzi, occhi dietro la testa, zampata vincente, 35 anni suonati e quel capello brizzolato, sintomo di maturità: Hernan Crespo. L’attaccante vive per il gol, lo insegue, lo cerca in ogni modo, lo trova, e non ne trova uno, ma due. Due reti ieri per Hernan nella splendida cornice del Meazza (deserto non solo per il clima), due reti alla sua ex squadra, due reti e una sfiorata, due reti che in pochi minuti riportano alla memoria quel gol contro la Roma, di testa, con lacrime finali durante l’intervista post gare. Immenso Crespo, che nostalgia vederlo con una maglia diversa da quella nerazzurra e, oggi più che mai, nonstante le primavere alle spalle, quanto ci farebbe comodo Valdanito.

Direttamente dalla prestigiosa vetrina di 7gold, il dirigente che manca solo alla parte putrida del calcio giocato.

Moggi: “”Ma cosa ha fatto Benitez in carriera?”
Montelli: “non ha fatto lo schifo che hai fatto tu, può bastare come risposta?”

grazie Luciano, ogni volta che apri bocca, rimembro quanto è più bello il calcio senza la tua presenza; probabilmente sporco uguale ma vuoi mettere…

mou

Certo, inserire la foto dello Specialone dopo l’articolo sul buon Rafa potrebbe farmi cadere in contraddizione ma sarebbe scorretto non celebrare il Ritorno del Re al Meazza, sopratutto con quelle tre dita rivolte ai miei adorati cugini (sfortunelli) che fino alla fine ci hanno creduto grazie al 70° gol di Pippo nelle competizioni europee…

Il giorno dopo il naufragio in Champions tra i sostenitori nerazzurri tornano alla mente pensieri fuorvianti. Con Mourinho a Milano la nostalgia aumenta in maniera esponenziale e i paragoni con la passata stagione pure. Benitez non è ancora riuscito a far breccia nei cuori nerazzurri come merita e come dovrebbe ci basti però ragionare in ottica “Special One”.
L’approdo di Mourinho alla corte di Massimo Moratti non è stato così esaltante come si sperava, parlo del primo anno naturalmente. Durante la sua prima stagione i paragoni con il suo predecessore si sono sprecati “con Mancini l’Inter giocava meglio – l’Inter gioca in contropiede – non si vedono 4 passaggi di fila – vince le partite con 8 punte in campo – ecc…”
Bene, la risposta del tecnico di Setubal arrivò in men che non si dica: “Vogliamo fare un paragone con Mancini? Benissimo, facciamo un paragone con il PRIMO anno di Mancini”.
A questo punto, vogliamo rimpiangere Mourinho? Bene, facciamo un paragone con il PRIMO anno di Mourinho.
L’Inter viaggiava in campionato in linea di massima alla stessa velocità di quella di questa stagione, non c’era la Lazio davanti, ma i risultati iniziali erano grossomodo gli stessi. In Champions la storia fu ben diversa. In un girone di qualificazione RIDICOLO Mourinho arrivò secondo, pescando poi agli ottavi di finale il Manchester United, che prese a sberle i nerazzurri estromettendoli dalla Champions. Benitez a questo punto della Champions è primo, in coabitazione con il Tottenham e con la possibilità di qualificarsi con un turno d’anticipo.
Poi, se vogliamo andare ad analizzare la rosa e gli infortuni, allora possiamo constatare il vero miracolo che il tecnico spagnolo sta compiendo. Mourinho aveva a disposizione il medesimo centrocampo, con due anni di meno e con un Vieira in più; in attacco poteva contare su Adriano, Ibrahimovic, Crespo, Cruz, Balotelli e Suazo; il mercato aveva portato in nerazzurro rinforzi da lui richiesti come Quaresma, Mancini e sfumato Lampard, Muntari. Benitez a differenza del suo predecessore, al suo primo anno, può VANTARE: ZERO ACQUISTI, due giovani calciatori come Coutinho e Biabiany, e un parco di infortunati da far invidia alle migliori infermerie di guerra.
Beh, alla luce di quanto detto, a mio modesto parere il nostro tecnico non merita di essere esposto al pubblico ludibrio per una sconfitta, pesante certo, ma arrivata in condizioni di rosa DRAMMATICHE. Tutto questo con buona pace di chi “Mourinho ci manca tanto”. Onore a Rafa, autentico galantuomo.

da http://www.fcinter1908.it/?action=read&idnotizia=13143

odio il lunedi

Continua il parallelo tra Pavel Nedved e Milos Krasic, il nuovo angelo biondo-gli venisse un colpo-bianconero, si dimostra perfetto emulatore (o simulatore) alla pari con il suo predecessore. Fantastico il carpiato con il quale trae in inganno l’arbitro in Bologna-Juventus (che poi chissà come mai la Juventus a Bologna deve sempre fare lo schifo). Da incorniciare la perla serale di Paolo Liguori a “Controcampo”: “Iaquinta è un campione del mondo è lo ha dimostrato sbagliando volontariamente il calcio di rigore”.

L’Inter impatta contro la Sampdoria in casa. Numeri di Cassano e gol blucerchiato che nasce da un fallo NETTO del fantasista di Bari vecchia che azzoppa Chivu e imbecca Guberti. Come al solito a voler fare il gioco del contrario, fosse successo all’Inter i titoloni si sarebbero sprecati. Putroppo il nostro tecnico porta gli occhiali invece che le manette e in sala stampa attacca duramente l’arbitro: “Putroppo, non vorrei sembrare fuoriluogo, ma con tutto il rispetto per l’arbitro, oggi non mi è piaciuto” brrrrrrrr l’ira di Rafa tocca vette incredibili.

“SGAMATI” – Gli ultras della Roma sono stati beccati nel vano tentativo di dare il nome “Scheggia” all’aquila “daaaaa lazio”. l’azione di “sabotaggio” era mirata ad esporre durante il derby lo striscione “Scheggia, l’aquila che scappa”. E intanto Olimpia, a dispetto del nome, durante la gara interna contro il Cagliari, se ne è andata bella bella a seguire il primo tempo sulla copertura dell’Olimpico senza curare minimamente il richiamo dell’addestratore.

Parentesi fantacalcio: la Cippelletti iscritta alla Legadinoten lascia per la seconda volta Benatia in tribuna e quello segna. Ora, il difensore, pagato 1 dal prode montelli, ricompensa così il presidente per la fiducia accordatagli in fase di mercato. Da segnalare invece l’astuta mossa di mercato della Cippelletti iscritta alla lega “Degrado”. Il presidentissimo piazza la mossa vincente scaricando il giovane pato per far posto al ritorno del Principe nerazzurro in rosa. La zavorra rossonera al momento conta solo due elementi, che presto verrano eliminati.

Chiosa finale Bluaranca: posticipo di lusso questa sera all’Aretusi di via della Pietra. Lo squadrone che “tremare i ristoranti fa” sarà impegnato contro il Petroniano. Cercheremo di gabbare lo santo in ogni modo possibile ma sopratutto illecito. Per i pochi fortunati che non potranno assistere alla tenzone, i risultati saranno pubblicati domani sul sito ufficiale delle Lasagne FC.